UN MATRIMONIO MAASAI IN FAMIGLIA

Il matrimonio maasai di mio cognato;

Da giorni ho notavo che mio cognato sembrava preoccupato. Il suo comportamento eracambiato, non trascorreva più del tempo con me e mio marito come faceva solitamente. Riuscivo a percepire le sue preoccupazioni attraverso il suo sguardo. Di frequente iniziò a dormire fuori dal nostro villaggio e mi venne riferito che si trovava a Kwediboma o semplicemente “in giro”. Tuttavia, nessuno sapeva esattamente cosa stesse succedendo tranne i nostri genitori. Rimanevano in silenzio, rifiutandosi di fornire spiegazioni, in attesa che Jakopo parli. L’aria era carica di una tensione insolita e nel mentre con mio marito si discuteva dei nostri pensieri al riguardo, che anche lui era sempre più preoccupato per suo fratello.

Finalmente, in un determinato giorno, giunge la lieta notizia tanto attesa e inaspettata: Jakopo avrebbe contratto il matrimonio. Ecco dov’era il mistero che ci spaccò la testa per qualche setrtimana. Mi venne naturale chiedere chi fosse la sua imminente sposa, ed egli rispose che la futura consorte, proveniente da Kwediboma (un paese situato a circa 45 minuti dal nostro villaggio), sarebbe giunta dopo alcuni giorni.

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Affetto e confidenze con mio cognato sulla sposa maasai;

Ho un forte e sincero legame con mio cognato, che è sempre stato evidente. Nonostante la giovane età, dimostra grande maturità. Lavora con noi, assistendo i turisti come nostro autista in moto nella savana. Svolge il ruolo sia di confidente che di solida fonte di sostegno dopo mio marito. Ero sopraffatta dalla felicità per lui, e lacrime di gioia rigavano il mio viso mentre lo guardavo, mentre lui mi fissava aspettando con impazienza il mio parere.

Durante l’estate passata mi confidò di aver conosciuto una ragazza Maasai. Menzionò che le piaceva molto, ma la conversazione si interotte lì. All’epoca pensavo fosse solo una fugace infatuazione e non ci pensai più di tanto. Si incrociarono per la prima volta nel 2017 durante un periodo di siccità critico e devastante in tutta la steppa Maasai. La stagione delle piogge normale in Tanzania aveva fallito, portando alla perdita di bestiame e fallimento delle piantagioni. Questa situazione disastrosa creò scarsezza di cibo e frutta.

A causa di un evento di forza maggiore, Jakopo fu obbligato ad accompagnare le mucche a pascolare lontano da casa. Era necessario che egli rimanesse con il gregge, poiché i giovani bambini erano ancora troppo piccoli per essere affidati ad una simile grande responsabilità. I giovani Maasai tendono a perdersi nei loro giochi e non sarebbero stati in grado di dormire all’aperto e fare la guardia alle mucche. Nella savana, le iene, le volpi e altri animali predatori sono sempre in agguato, specialmente durante le notti.

Fu in questa occasione che nacque la conoscenza con Monika, la bella e giovane donna maasai.

Monika, la sposa masai;

L’arrivo della sposa al villaggio;

Nel frattempo, nella casa dei rispettivi coniugi , si tenevano riunioni familiari per organizzare il matrimonio e la tradizionale celebrazione Maasai per la coppia. Mi sentii onorata di far parte di questo evento significativo. Si discutevano i dettagli logistici, come quando e chi sarebbe andato a prendere la sposa, le spese che sarebbero state sostenute, l’elenco degli invitati, le provviste, quale animale sacrificare e grigliare, e chi avrebbe fatto da testimone…

Mio cognato nel mentre si vendette una capra e una mucca al mercato in modo da poter coprire le spese. Come previsto da loro usanza è lo sposo che paga e organizza l’intero matrimonio e la dote, la sposa inizierà già dalla giovane età a lavorare con perline i “gioielli” che indosserà nel giorno delle sue nozze.

Io e mio marito abbiamo ceduto una delle nostre caprette in regalo di nozze, come è solito in queste ricorrenze.

Finalmente, giunse la tanto attesa sera, e le rispettive famiglie decisero che la sposa Maasai doveva arrivare di notte, per evitare di essere vista immediatamente da tutti i villaggi circostanti. Si voleva fare una sorpresa, permettendo alla sposa di ambientarsi e conoscere tutti senza la presenza dei vicini di casa, che avrebbe comunque conosciuto il giorno successivo. Arrivarono alle ore 01:19, ed eravamo tutti in trepida attesa del momento di vederla. Nel frattempo, eravamo impegnati a preparare un pasto a base di polenta e fagioli, accompagnato da un delizioso chai (latte aromatizzato con foglie di tè essiccate). Ci siamo riuniti e abbiamo cenato insieme, con gli uomini separati dalle donne. Personalmente, mi sono mossa tra i due gruppi, conversando sia con gli uomini che con le donne.

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Nell’oscurità della savana, abbiamo iniziato a vedere i fari in lontananza tra la foresta. Era l’auto che si avvicinava, trasportando la sposa, lo sposo, mia suocera e altre donne maasai che avevano accompagnato Monika e Jakopo nel loro viaggio.

Alla fine, tutti scesero, lei era l’ultima. Monika era uno spettacolo da ammirare, irradiava bellezza esaltata dai suoi splendidi ornamenti di perle bianche e ghinghilli luccicanti, che le donne Maasai indossano nella loro vita quotidiana, e specialmente durante festività o cerimonie. Non riuscivo a scorgere il suo volto, il che mi suscitava curiosità.

Abbiamo accompagnato lei nella “capanna” di mia suocera, l’abbiamo fatta sentire a suo agio e abbiamo notato il suo bellissimo viso. Sembrava molto imbarazzata, tenendo il capo abbassato, mentre si adattava alla sua nuova casa e famiglia. Mia suocera e le cognate la rassicuravano, mentre le parlavo nella sua lingua, accogliendola calorosamente e assicurandole che aveva trovato un buon marito e una famiglia gentile. Alcuni giorni dopo il matrimonio, mi dusse che in quel momento si chiedeva: “Questa donna bianca parla il maasai?

Nonostante l’ora tarda, provavo una gioia estrema poiché mi trovavo immersa in un momento di grande emozione e unicità: ero presente al primo matrimonio maasai della mia autentica famiglia maasai.

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Preparativi e cerimonia masai;

Il giorno seguente iniziarono i preparativi della festa come da usanza maasai, per gli invitati ordinarono casse di bibite, (in questa famiglia nessuno beve alcool e mio suocero vieta qualsiasi genere di alcolico anche alle feste), sacchi di riso, polenta e sacrificarono una grande capra da grigliare per festeggiare tutti insieme invitando tutti i villaggi adiacenti casa e non solo, parteciparono alla cerimonia anche la tribù datoga che vive a pochi passi da casa nostra e altre tribù conoscenti dai nostri famigliari.

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I membri anziani dei villaggi Maasai arrivarono per celebrare il matrimonio all’interno della casa di mia suocera. Eravamo in tantissimi e cominciarono a sussurrare parole di augurio. In coro rispondevamo con “nae”, che nella lingua Maasai equivale a dire amen. Legarono intorno al collo degli sposi, ai polsi e alle caviglie dei cordoni finemente lavorati con la corteccia di un albero, che dovranno tenere fino a quando non si scioglieranno da soli, come simbolo di buona fortuna. Come rituale finale, del fresco latte appena munto dalla mucca viene sputato su di loro, una tradizione Maasai non solo osservata durante i matrimoni, ma anche durante altre importanti cerimonie, come i riti di passaggio.

Io e mio marito eravamo commossi, ci guardavamo, bisbigliavamo in ricordo del nostro matrimonio, è stato tutto identico, unica diversità che il latte me lo misero solo sui piedi versandomelo delicatamente,mio marito pensava che a noi lo sputo non fosse gradito e ci azzeccò.

Una volta conclusa la predica e il rituale maasai, le donne si disposero in un cerchio all’esterno e iniziarono a intonare canti, dando inizio alle danze. Poi giunsero gli uomini, e insieme crearono un insieme armonico di versi, melodie, balli e salti. Questa celebrazione si protrasse per tre giorni, con momenti di riposo e nutrimento che si alternavano alle danze.

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L’atmosfera era gioiosa, l’energia era palpabile e le voci melodiche dei Maasai si fondevano con il canto e la danza spumeggiante dei giovani guerrieri, suscitando un profondo senso di stupore e venerazione.

Da quel bel ricordo è passato del tempo. Si sono sposati nel novembre 2018 e ora vivono la loro vita quotidiana con tranquillità e serenità. Dormono insieme nella loro accogliente capanna Maasai. Monika si è adattata bene e apprezza la routine quotidiana con la sua nuova famiglia. Resta da vedere se presto si unirà a loro un nuovo nipote Maasai, per portare ancora più gioia.

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By Maasai Travel Life da Cristina e William

Un pensiero su “UN MATRIMONIO MAASAI IN FAMIGLIA

  1. Andy

    Nei mesi scorsi sono stato ospite da Willy e Cristina e volevo complimentarmi dell’esperienza che mi hanno fatto vivere. Mi trovavo nel centro del loro villaggio masai di famiglia, mi hanno coinvolto nella quotidianità e vita, ho conosciuto la tribù datoga adiacente a casa loro, ho conosciuto la realtà della vera Africa, ho avuto la fortuna di incontrare qualche animale girovagando a piedi nella savana con i masai. Le escursioni in moto non sono assolutamente da saltare, Willy e la compagnia dei maasai sono uno spasso, Cristina ha una pazienza incredibile a gestire tutti, ogni tanto deve tirare le redini in quanto i masai tenderebbero a delegare i lavori di prima necessità, grande Cri, è bello vedere quanto sei riuscita ad integrarti tra tutti i residenti. Grazie di tutto e il mio è sicuramente un arrivederci a presto!!! Un abbraccio grande a voi e a tutta la famiglia masai.

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