LA NOSTRA STORIA
Ciao e benvenuto! Il mio nome è Willy; sono un maasai originario della Tanzania e la mia vita è stata irrevocabilmente cambiata dall’amore della mia adorata moglie italiana, Cristina, affettuosamente chiamata “Tina” da tutti gli abitanti della savana e “Yaya” dai bambini. Ci siamo incontrati nel 2009, nel cuore pulsante della savana, dove è sbocciata una profonda amicizia, intrecciata da confidenze e da momenti indimenticabili, alimentata dalla meraviglia della tecnologia che ha mantenuto vivi i nostri cuori. E poi, in un istante magico, il nostro destino si è rivelato: ci siamo resi conto che eravamo destinati a stare insieme, due anime che brillano in un’unica luce.
VI RACCONTO DI NOI
Ogni ritorno in Italia era un tormento per entrambi, un dolore che ci spingeva a prendere un’importante decisione per la nostra vita insieme: nell’anno 2015, abbiamo finalmente coronato il nostro amore con un matrimonio indimenticabile, e io mi sono trasferito da lei in Italia, nel magnifico Trentino, un luogo che custodisce la nostra storia. Con impegno e dedizione, ho conquistato il diploma di licenza media, avendo intrapreso un intenso percorso di studio in lingua italiana, completando in un solo anno i tre anni delle scuole medie, e partecipato a corsi provinciali, conseguendo attestati di merito. Vi assicuro, ogni passo di questo cammino è stato una sfida straordinaria per uno straniero come me, un viaggio che ha forgiato la mia anima.
Ammetto che imparare una lingua diversa dalla mia e integrarmi in una cultura così lontana da quella in cui sono nato e cresciuto non è stato facile. Ogni giorno è stata una sfida, ricca di momenti di frustrazione e di piccole gioie. Tuttavia, in Italia, grazie alla mia forza di volontà, a mia moglie e ai miei nuovi amici, mi sono sentito come a casa.
Ho scoperto la bellezza dei paesaggi, la ricchezza della storia, e il calore delle persone che mi circondavano, elementi che hanno reso il mio percorso di integrazione non solo possibile, ma anche estremamente gratificante. Le serate passate a condividere risate e piatti tipici, le conversazioni che mi hanno insegnato tanto e i legami che si sono formati, hanno tutti contribuito a farmi sentire parte di questa meravigliosa terra italiana.
Ora voglio contraccambiare il favore e portarvi nella mia casa natia, un luogo ricco di storia e tradizioni che affondano le radici nei secoli. Qui, avrete l’opportunità di farvi coinvolgere dalle usanze locali, di partecipare a danze tradizionali maasai e di assaporare piatti tipici preparati con ingredienti freschi e genuini. Sarà un viaggio che vi permetterà di conoscere la mia cultura, la mia tribù e il mio popolo, immergendovi in un’esperienza autentica e coinvolgente.
Al rientro nel vostro mondo, mi saprete spiegare il vero significato del “mal d’Africa”, questa malattia inguaribile e indefinibile che colpisce chiunque metta piede in questa meravigliosa terra africana, un sentimento di nostalgia e desiderio che si radica nel profondo dell’anima e che spinge a tornare a queste terre magiche, ricche di colori, suoni e storie da raccontare.
LA NOSTRA VITA A CASA DEI MAASAI
Più volte all’anno, mia moglie ed io tornavamo in vacanza in Tanzania dalla mia famiglia maasai: si dormiva in una “capanna”, dove convivevamo con galline, caprette, vitellini e qualche gatto che dovevamo ospitare in casa tutte le notti per paura che una iena venisse a farsene un buon pasto. Le giornate erano un susseguirsi di avventure, ci immergevamo nella cultura locale, partecipando a canti e balli maasai attorno al fuoco.
La notte, sotto un cielo stellato, ci raccontavamo storie affascinanti delle tradizioni della comunità, mentre il profumo del cibo cotto lentamente si diffondeva nell’aria. Il disagio di non avere un bagno e di fare la doccia con secchi d’acqua bollita sembrava nulla in confronto alla bellezza del paesaggio circostante, con le savane che si estendevano a perdita d’occhio e gli animali selvatici che si avvicinavano curiosi.
IMPARARE LA LINGUA MAASAI.
Per mia moglie non è stato semplice abituarsi, ma noi maasai siamo nati e cresciuti in questo modo, quindi per noi è normale non avere le vostre comodità. La vita quotidiana nella nostra comunità è caratterizzata da tradizioni radicate e da un legame profondo con la natura, che richiedono un adattamento significativo per chi proviene da culture diverse.
Tuttavia, con il tempo e il mio aiuto, si è integrata nella nostra vita e cultura, diventando una vera “maasai bianca”, e ciò le ha permesso di costruire relazioni autentiche con le persone del villaggio. È ben voluta da tutti noi della zona e trattata sempre con molto rispetto, un segno che il suo impegno è stato riconosciuto e apprezzato.
Siamo felici di sentirla parlare la nostra lingua, il “maa” (dialetto maasai), anche se suona strano dalle nostre parti sentire una bianca esprimersi come noi; le sue pronunce imperfette e i tentativi di apprendimento ci strappano sorrisi e la rendono ancora più parte della nostra comunità. La sua presenza ha arricchito non solo la nostra vita ma ha anche avviato un dialogo interculturale che sta portando alla luce le meraviglie delle nostre differenze.
idea turismo al villaggio maasai
Con il tempo abbiamo preso in considerazione l’idea di costruirci una casetta accogliente tutta nostra all’interno del villaggio, per trascorrere le nostre vacanze in comodità e tranquillità: immaginavamo un luogo dove poterci rifugiare dal caos della vita quotidiana, circondati dalla famiglia, la bellezza della natura, con il suono degli uccelli che cinguettano al mattino e il profumo dei fiori che sbocciano nei campi.
Volevamo una dimora che ci permettesse di staccare dalla routine frenetica, un posto dove poterci sedere all’aperto, sorseggiando un buon caffè mentre contemplavamo il panorama mozzafiato che ci circondava. Non solo un rifugio, ma un punto di incontro, dove poter creare ricordi indimenticabili con familiari e amici, condividendo serate intorno a un falò, raccontandoci storie e vivendo attimi di pura serenità in armonia con la natura.
Mostrando la nostra casa agli amici italiani che chiedevano di venire con noi in vacanza, nacque l’idea di proporre un viaggio alternativo e diverso, un’esperienza che potesse unire relax e avventura. Questo ci ha portato a esplorare nuove mete, ad assaporare la cultura locale e a scoprire tradizioni affascinanti, con risultati finora soddisfacenti che hanno superato le nostre aspettative.
La nostra avventura al villaggio Maasai: Tradizioni e esperienze
La nostra nuova avventura con il turismo nel villaggio Maasai è iniziata nel giugno del 2017 con i primi ospiti, chiedendo in prestito una casa al nostro zio masai. Poiché nella nostra abitazione c’era solo una stanza, questa situazione ci fece capire che in quel modo non potevamo gestire al meglio il nostro lavoro e tutte le comodità, ma scoprimmo anche quanto fosse affascinante condividere la cultura e le tradizioni Maasai con i visitatori.
Ogni giorno, ci impegnavamo per fornire un’esperienza autentica, mostrando le nostre usanze e raccontando storie affascinanti, il che ci portò a valutare l’idea di ampliare la nostra offerta turistica. Così, cominciammo a pianificare l’aggiunta di nuove sistemazioni e attività, con l’obiettivo di accogliere più viaggiatori e permettere loro di vivere appieno la magia del nostro villaggio.
La Storia Della Nostra Casa In Savana: Un Viaggio Unico
Dormire in capanna maasai
La nostra idea iniziale era di organizzare un viaggio semplice, utilizzando una tipica “capanna” maasai come sistemazione, in quanto sembrava la scelta più gettonata da chi ci contattava. Questa scelta era motivata dal desiderio di immergersi totalmente nella cultura locale, vivendo come i maasai, e di offrire ai nostri ospiti un’esperienza autentica e memorabile.
Tuttavia, l’esperienza di quei primi mesi ci insegnò presto che poche persone sarebbero state in grado di resistere alla “vera vita” maasai, dormendo in una “capanna” al buio, circondati dai suoni della natura e senza le comodità moderne a cui eravamo abituati. Inoltre, mangiando solo pietanze maasai, come il consistente ugali o il corposo nyama choma, non tutti avrebbero compreso che alcune cose, come cibo europeo o servizi essenziali, non sarebbero state disponibili nemmeno pagando, o sarebbero state reperibili al ritmo di “pole pole” (piano piano in lingua swahili), espressione che rifletteva perfettamente il modo di vivere lento e pacato della comunità locale.
Decidemmo così di iniziare i lavori di allargamento della nostra casa, costruendo infine tre belle stanze comode, dotate di comfort moderni ma rispettose della cultura maasai, in modo da accogliere i visitatori in un ambiente più familiare e accogliente, senza però perdere l’essenza dell’autenticità del luogo.
La nostra casa dai maasai nasce nell’anno 2016
Con il tempo abbiamo preso in considerazione l’idea di costruire una casetta accogliente tutta nostra all’interno del villaggio, per trascorrere le nostre vacanze in comodità e serenità. Questo sogno è nato principalmente dalla volontà di creare uno spazio personale dove poterci rifugiare dal caos della vita quotidiana. Mostrando la nostra casa agli amici italiani che chiedevano di venire con noi in vacanza, nacque così l’idea di proporre un viaggio alternativo e diverso, ricco di esperienze autentiche e memorabili.
La casetta non solo avrebbe rappresentato un luogo di ritrovo, ma anche un’opportunità per esplorare insieme le bellezze del territorio circostante, godendo di paesaggi mozzafiato e condividendo momenti di pura gioia. I risultati finora sono stati soddisfacenti, poiché molti di loro hanno apprezzato questa nuova proposta, contribuendo a rafforzare legami e amicizie.
Una terrazza panoramica tra la quotidianità maasai
Terminato l’angolo-terrazza, la nostra famiglia masai ha trovato un luogo ombroso per ripararsi dal sole o dalla pioggia, un rifugio accogliente dove possiamo riunirci e condividere momenti di gioia. Qui abbiamo l’opportunità di creare bracciali, collane, cinture e vestiti, lavorando con passione e dedizione, sia in nostra assenza che in compagnia nostra e dei nostri ospiti.
Questi ultimi, sempre incuriositi dalle attività quotidiane della mia famiglia masai, si avvicinano con occhi pieni di meraviglia, desiderosi di conoscere le tradizioni e le tecniche artigianali che tramandiamo da generazioni. La bellezza di questo luogo si riflette non solo nelle opere che realizziamo, ma anche nei racconti che condividiamo, rendendo ogni visita un’esperienza unica e memorabile per tutti.
Dove vi ospitiamo a casa dei maasai?
Ci è voluta tanta pazienza, ma alla fine abbiamo terminato la prima stanza degli ospiti, un ambiente accogliente e ben arredato, progettato per offrire il massimo comfort e relax. Successivamente, abbiamo completato altre due camere matrimoniali, dotate di terrazza con vista panoramica sul villaggio e sulla natura della savana, dove gli ospiti possono godere di un’atmosfera magica all’alba e al tramonto.
Non è stato affatto facile organizzare contemporaneamente i lavori per la casa e la permanenza dei primi ospiti nel villaggio Maasai, poiché abbiamo dovuto coordinare le attività di costruzione con le esigenze dei nostri visitatori, assicurandoci che ogni dettaglio fosse curato e che l’esperienza fosse memorabile e autentica.
La nostra sala da pranzo a casa dei maasai nell’anno 2018
Dopo mille telefonate, discussioni e spiegazioni, gli operai venivano al lavoro e proseguivano la costruzione solo se ne avevano voglia; Questo comportamento, curioso ma comprensibile, ha portato a una serie di sfide che hanno messo alla prova la nostra pazienza e determinazione. Ma è anche vero che nella savana i costruttori si spostano a piedi e non hanno nessuna attrezzatura, quindi si deve procurare loro tutto il necessario, dalle attrezzature di base ai materiali più complessi, per evitare ritardi e malcontento.
L’organizzazione logistica si è rivelata fondamentale, così come la necessità di motivarli con incentivi e rassicurazioni; ogni piccolo particolare contava. Considerando il risultato finale, possiamo però dire che sono stati anche troppo bravi! La qualità del lavoro ha superato le nostre aspettative, considerando le difficoltà affrontate e le condizioni in cui hanno operato.
La storia della nostra cucina a casa dei maasai
Un giorno arrivarono da noi Alessio e Natasha, una splendida coppia. I nostri ospiti non furono fortunati, in quanto piovve per due settimane. In una giornata particolarmente piovosa, Alessio costruì un fantastico barbecue in “stile maasai-europeo”, che venne poi coperto e trasformato in una splendida cucina. Grazie ragazzi! Penseremo certamente a voi ogni qualvolta che verrà acceso il fuoco, attendendo di avervi fra noi ancora una volta.
I nostri ospiti non furono fortunati, in quanto piovve per due settimane, ma di certo il loro bambino non trovò il tempo per annoiarsi: venne subito accolto dai “piccoli maasai” di casa e coinvolto nei loro giochi. In una giornata particolarmente piovosa, Alessio costruì un fantastico barbecue in “stile maasai”, che venne poi coperto e trasformato in una splendida cucina. Grazie ragazzi! Penseremo certamente a voi ogni qualvolta che verrà acceso il fuoco, attendendo di avervi fra noi ancora una volta.
Grazie di averci dedicato del tempo e speriamo che la nostra storia ti sia piaciuta. Ogni parola e ogni frase sono state scritte con passione, con l’intenzione di trasmettere emozioni e esperienze uniche. Ci auguriamo che, immergendoti nel nostro racconto, tu abbia potuto percepire la profondità dei sentimenti e il significato dei momenti condivisi. La tua attenzione è preziosa e ci motiva a continuare a raccontare storie che possano ispirare e rimanere nel cuore.
La nostra magnifica casa oggi nel cuore del villaggio Maasai di Mtego, unendo l’autenticità africana e l’eleganza europea!
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A presto Cristina e William
Leggi anche la nostra intervista nel portale Tiscali;
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Maasai Travel Life Tanzania 
Ciao vorrei sapere in che parte della tanzania siete graxie mio indirizzo mail graziabilato@gmail.com
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